Cari tutti...oggi vi parlo di una ricetta semplice, veloce ed
assolutamente sublime nel sapore, grazie soprattutto all’ingrediente principe
di questo piatto ... il “Pomodorino del
Piennolo del Vesuvio DOP” che è uno dei
prodotti più antichi e tipici dell’agricoltura campana, tanto da essere perfino
rappresentato nella scena del tradizionale presepe napoletano.
In realtà, in diversi territori della Campania, esistono raggruppamenti di
ecotipi con bacche di piccola pezzatura, i cosiddetti “pomodorini”, che si
distinguono tra loro per tipicità, rusticità e qualità organolettica. I più
famosi da sempre sono però quelli tuttora diffusi sulle pendici del Vesuvio.
Le caratteristiche distintive di questo prodotto sono, allo stato fresco, forma ovale
o leggermente pruniforme con apice appuntito e frequente costolatura della
parte peduncolare, buccia spessa di colore rosso vermiglio, pezzatura non
superiore a 25 g, polpa di consistenza elevata e di colore rosso, sapore vivace
intenso e dolce-acidulo.
La dicitura al
piennolo è l’antica pratica di conservazione “cioè una caratteristica tecnica
per legare fra di loro alcuni grappoli detti “scocche” o "spungillo" di pomodorini maturi, fino a
formare un grande grappolo che viene poi sospeso in locali aerati, assicurando
così l’ottimale conservazione del prezioso raccolto fino al termine
dell’inverno.
Nel corso dei mesi il pomodorino, pur perdendo il suo turgore,
assume un sapore unico e delizioso, che soprattutto i napoletani apprezzano
particolarmente per preparare sughi prelibati ed invitanti.
Il “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP” per le sue
qualità è un ingrediente fondamentale della cucina napoletana e campana in
generale, ed ha una grande versatilità in cucina.
Accanto ai tradizionali spaghetti alle vongole e agli altri
frutti di mare, gli chef locali si impegnano ad utilizzarlo in tanti altri
piatti, tra cui una variante alla prelibata pizza napoletana.
Ed è cosi che mio
padre, spinto da un’immensa passione per la coltivazione di ingredienti tipici, poco prima della mia partenza per
Firenze, in poco meno di 10 minuti si arma di pomodorini del piennolo (appena raccolti dal suo orto) e
spago e crea uno splendido “spungillo”.
Ora è parte integrante della
mia dispensa ed ogni qual volta voglio cucinare e gustare qualcosa di speciale
aggiungo questo ingrediente che come lo chiama papà è l’oro rosso.
Insomma, dopo questa lunga parentesi assolutamente meritata,
torniamo alla millefoglie di pesce spada,
che come dicevo è molto semplice da preparare ed adatta a tutte le
circostanze.
E’ un modo per mangiare il
pesce spada in maniera un po’ diversa ed originale e poi, si sa, sposa benissimo
con le melanzane.
Oltre ad essere light, e questo non guasta mai, può essere un valido
modo per far mangiare pesce ai bambini o a chi poco lo gradisce nella versione
classica.
Ingredienti
- 1 melanzana viola tunisina
- 4 fettine sottili di pesce spada
- 2 patate grandi
- 20 pomodorini del piennolo del Vesuvio freschi
- 1 spicchio d'aglio
- olio evo e sale q.b.
- peperoncino fresco q.b.
- prezzemolo e basilico fresco q.b.
- 2 fette di pane raffermo
- parmigiano grattugiato q.b.
Preparazione
Cominciamo con le melanzane, che vanno tagliate a fette nè troppo fini nè troppo spesse e grigliate nella maniera classica; condirle con olio, sale, erbe aromatiche e mettere da parte.
Con l'aiuto di un frullatore ad immersione tritare i pomodorini freschi con un filo d'olio, a seconda dei gusti un pezzo più o meno grande di peperoncino fresco ed abbondante prezzemolo.
Cuocere la purea ottenuta in una padellina con un filo d'olio e lo spicchio d'aglio, che a fine cottura elimineremo, per non più di 15 minuti.
Nel frattempo che il pomodoro cuoce, pelare le patate e tagliarle a fettine sottilissime e cuocerle sempre per 15 minuti con un filo d'olio ed un pizzico di sale in forno a 230 gradi.
Quando tutti gli ingredienti saranno pronti, possiamo procedere con il montaggio della millefoglie.
Su una leccarda da forno foderata con carta alluminio sistemare una fetta di melanzana grigliata, un cucchiaino di salsa al pomodoro, basilico fresco e un cucchiaino di parmigiano, sistemare al di sopra una fettina di pesce spada (o parte di essa, dipende dalla grandezza) condita con olio e sale, un cucchiaio di salsa al pomodoro e uno strato di patate a fettine. Procedere in questo modo fino ad esaurimento degli ingredienti. Io ho composto ogni millefoglie con tre strati di ogni ingrediente.
Una volta terminato irrorare con un filo d'olio e cuocere in forno caldo per 15 minuti (non un minuto in più per evitare che il pesce spada diventi secco) a 230 gradi.
Mentre la millefoglie cuoce in forno, tagliare a cubetti piccoli il pane raffermo e tostarlo con un filo d'olio ed un pizzico di sale.
Trascorsi i 15 minuti di cottura, estrarre le millefoglie dal forno sistemarle su un piatto da portata e decorare la superficie con una dadolata di pomodorini, conditi con prezzemolo, basilico, peperoncino, olio e sale, e i cubetti di pane tostato.
Tempo: 50 min | Servizio per: 2 persone | Complessità: Facile |
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