Ho pensato ad un piatto del genere quando una sera tornata a
casa non mi andava né cucinare né mangiare
il classico petto di tacchino.
E allora apro la dispensa ed adocchio prugne secche e nocciole
piemontesi...bene è stato un attimo, ti concio io per le feste stupido tacchino!
Spesso si sottovaluta questa carne (povero tacchino!!!) ma preparata con la
dovuta attenzione sa regalare piatti molto buoni e saporiti.
La preparazione è simile a quella di tutti gli altri
arrosti, quindi prima di tutto dal pezzo di fesa di tacchino ho ricavato una
tasca, farcita e chiusa in modo da ottenere al taglio, dopo la cottura, un
gustosissimo rollè.
Non c'è davvero limite
alla fantasia, e questa volta mi sono spinta creando un accostamento
particolare a base di prugne secche Monte Rè, prugnata di prugne secche Monte Rè (che è una
confettura di prugne secche extra, davvero buonissima), nocciole piemontesi e
mele.
Come accompagnamento a questo
arrosto, consiglio un classico ma sempre buono, purè di patate o semplicissime
verdure saltate. Mi sarebbe piaciuto avvolgere la carne con della pancetta, ma
in questo periodo non posso mangiare affettati....la prossima volta ci proverò!
Ingredienti
- 400 gr di fesa di tacchino (in una fetta sola)
- pan grattato q.b.
- 1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
- rosmarino fresco q.b.
- sale e pepe q.b.
- olio evo q.b.
- nocciole piemontesi tritate grossolanamente q.b.
- 2 cucchiaini di prugnata di prugne secche Monte Rè
- 10 prugne secche di Modena Monte Rè
- 6-7 fetine piccole di scamorza affumicata
- 1 spicchio d'aglio
- qualche bacca di ginepro
- 1 mela royal gala
- 1/2 dado delicato
- 2 cucchiaini di maizena
Preparazione
Come prima cosa mettere a bagno le prugne secche di Modena Monte Rè in mezzo bicchiere di rhum e lasciar macerare x almeno 1 oretta. Tagliare il pezzo di fesa di tacchino in modo da ottenere una tasca, mediante un taglio profondo ed orizzontale, ottenendo uno spazio sufficiente ad essere farcito.
In una ciotola preparare il ripieno mescolando il pan grattato, il parmigiano, le nocciole tritate grossolanamente, un abbondante filo d'olio evo, il rosmarino tritato, sale e pepe q.b, la provola affumicata e le prugne tritate e strizzate dal rhum.
Amalgamare bene la farcia e se necessario aggiungere un altro pò d'olio. Aprire la tasca e spennellarne l'interno con la prugnata di prugne secche Monte Rè; riempire con la farcia preparata e chiedere lateralmente la tasca con stecchini di legno.
Massaggiare la superficie esterna della carne, da entrambi i lati, con sale e pepe, ma senza esagerare.
Sbucciare la mela e tagliarla a fettine molto sottili. In una padella rosolare a fiamma alta la carne in un abbondante filo d'olio evo, lo spicchio d'aglio, le mele e qualche bacca di ginepro, in modo da sigillare per bene il tacchino. Quando la carne sarà ben rosolata (ci vorranno 6-7 minuti) sfumare con il rhum utilizzato per ammollare le prugne ed unire anche il dado.
Lasciar cuocere con coperchio a fiamma bassa per almeno 30 minuti, avendo cura di non bucherellare la carne in cottura, altrimenti risulterà secca. A cottura ultimata addensare il sughetto con la maizena.
Prima di impiattare eliminare gli stecchini e tagliare a fette.
Tempo: 1 ora |
Servizio per: 2 persone |
Complessità: Facile |
0 commenti:
Posta un commento